Cari lettori, come vi avevo annunciato qualche articolo fa, questo mese ho intenzione di “scavare” nella storia dolciaria natalizia italiana. E date le innumerevoli richieste ricevute sui social ho deciso di dedicarmi alla tradizione culinaria Campana, in particolare quella napoletana il cui Natale è “addolcito” da svariate prelibatezze, una su tutte: gli struffoli.
Farina, uova, zucchero, burro ed aromi, impastate danno vita a delle palline che fritte in olio bollente o strutto dovranno essere raffreddate e intinte o per meglio dire avvolte nel miele che gli permetterà di poter essere assemblate nella loro forma tradizionale cioè ciambella o piramide e decorati infine con frutta candita, confettini argentati o zuccherini variopinti.
La loro origine, come molti altri dolci tradizionali è da legarsi alle antiche dominazioni che ci hanno attraversato. Nello specifico gli struffoli hanno origine dall’arte culinaria greca, proprio per questo il nome struffolo che si pensa derivi da “strongoulus”arrotondato e “pristòs” tagliato per assonanza “strongoulus pristòs” pallina rotonda tagliata.
Qualche altro nel corso del tempo si è inventato che il nome struffolo derivi da “strofinare” gesto che fa chi lavora la pasta per arrotolarla a cilindro prima di tagliarla in palline, o che si chiami così perché mangiandolo strofina il palato.
Partiti dalla Grecia, approdati sul golfo napoletano, la loro fama e bontà ha percorso e addolcito tutto lo Stivale. Soprattutto le zone meridionali, che magari ne hanno cambiato il nome ma mantenuto ingredienti e ricetta.
Il connubio perfetto tra morbidezza, croccantezza e dolcezza, si adatta al clima festoso da sempre. Soprattutto in tempi antichi quando la povertà era tale da non garantire al popolo un pasto giornaliero e l’unico momento nel quale si aveva la sicurezza di cibarsi era Natale e gli struffoli erano la rassicurante dose di dolcezza.
Venivano preparati nei conventi, dalle suore di ogni ordini e recati in dono a Natale alle famiglie nobili che si erano distinte per atti di carità.
Tutto negli struffoli è importante dal miele simbolo del cuore di Gesù bambino che li rende per questo dolce natalizio ad i canditi parte integrante e non solo decorativa di questo buonissimo dolce.
E con questa breve ma significativa storia, vi auguro di mangiare i piatti tipici che bandiranno le vostre tavole e di trascorrere un buon e santa Natale.
Flavia
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